Commedia brillante in tre atti liberamente tratta da”NON E’ VERO ….MA CI CREDO” di Peppino DE Filippo.
Traduzione ed adattamento a cura di O. Pravato e G. Guiotto.
Non è vero ma ci credo, la più celebre e divertente commedia di Peppino De Filippo, scritta nel 1942, protagonista uno superstiziosissimo Commendator Gervasio Savastano alle prese con una duplice preoccupazione: il sospetto di avere alle proprie dipendenze uno iettatore, causa del cattivo andamento degli affari, e l’infelicità della figlia Rosina, innamorata di un impiegato non all’altezza del suo rango.
Improvvisamente la sorte, nelle sfortunate sembianze del gobbo neoassunto Alberto Sanavia, sembra a girare a favore di Savastano che, ritrovata la serenità sia in ambito professionale che familiare, ne attribuisce il merito all’influsso positivo della beneaugurante deformità.
Tutto sembra filare liscio finché Sammaria confessa al commendatore di essersi innamorato di sua figlia e di volersi dimettere.
Il Commendatore, disperato,convince la recalcitrante figlia a sposarlo, ma l’incubo che i futuri nipoti nascano con la gobba turba il commendatore fino a decidere di invalidare le nozze.
Un provvidenziale colpo di scena assicurerà il lieto fine…...